Aldifuori...

Colei che nessuno arruola e che è guidata soltanto da una natura impulsiva, la passionale complessa,
la fuorilegge, la fuori da ogni scuola, l'isolata ricercatrice dell'aldilà...

venerdì 8 giugno 2012

L'Ilva uccide e copre con un lenzuolo

E' successo allo stabilimento siderurgico dell'Ilva appartenente al gruppo Riva, a Novi Ligure (Alessandria). L'ennesimo omicidio di Stato mascherato cautamente da morte bianca. Ma qui l'unica cosa bianca è il lenzuolo che ha coperto l'operaio morto schiacciato sotto il peso di un muletto sprovvisto delle porte di protezione.
L'assassinio è avvenuto durante una manovra di retromarcia per lo spostamento di un carico. I compagni di lavoro hanno provato a soccorrerlo ma non c'era nulla da fare. 

Tuttavia la produzione non si è fermata. Ha continuato coi suoi ritmi serrati che avvelenano, sfruttano fino all'osso, uccidono.
Il lavoro uccide. Miete vittime ogni anno. Questa volta è toccato al 31enne Pasquale La Rocca, padre di una bimba di 9 mesi, domani sarà un altro, forse tu stesso.



I morti sul lavoro sono tutt'altro che incidenti. Sono "figli" orribili del sistema che mina le esistenze costringendole a ritmi sovraumani per stare al passo con questa sovraproduzione che ha generato l'ultima ondata di crisi e che è aspetto caratterizzante di oggi. Produrre oltre il necessario e consumare oltre il necessario (anche se non se ne hanno le possibilità) per poi mal digerire e vomitare rifiuti tossici oltre il necessario. E siamo lontani anni luce dalla decenza etica, chè se ne avessimo un po' riusciremmo a capire che bastano poche ore di lavoro al giorno -in un ambiente sano e civile- per produrre il necessario e consumarne altrettanto, senza sprechi, senza precipitare in questo pozzo senza fine.
Basterebbe la volontà congiunta di tutti i lavoratori e le lavoratrici, ma noi lo sappiamo e Loro lo sanno: è utopia.
Così continueranno a far lavorare gli operai e le operaie in condizioni di degrado, umilianti, ai limiti del sottopagamento, deridendo le norme di sicurezza, spremendo all'inverosimile la forza lavorativa fino al dissanguamento.

PRODUCI, CONSUMA, CREPA.

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